La Croce Astile Giubilare
<<…piantando l ‘Albero della Croce e rinnovando il Sacrificio eucaristico ai “confini della Terra”, voi intendete ricordare che l’ umanità trova la sua autentica dimensione soltanto quando è capace di fissare lo sguardo su Cristo e a Lui totalmente di affida…>>
Giovanni Paolo II
L’OPERA
La croce astile è la copia di una scultura alta 18 metri dell’artista Andrea Trisciuzzi.
Opera simbolica di Arte sacra esprime il desiderio di ascensione attraverso la sovrapposizione delle figure . La sacralità del tema è data sia dalla connotazione cristiano-cattolica sia dalla simbolica della croce stessa, strumento di morte e di supplizio, motivo di pena di dolore.
La scultura si scompone di otto figure distribuite lungo il braccio verticale della croce, seguendo una linea ascensionale spiraliforme. Alla base vi è una figura maschile rannicchiata, piegata su se stessa che porta la mano al volto per nascondere gli occhi.
Al suo fianco un’ altra figura maschile si arrampicava con il volto stravolto dall’emozione, la bocca spalancata come a sottolineare lo sforzo dell’ascesa. Un poco più in alto una donna con in braccio un bambino faticosamente si sforza di avanzare. Ancora più alto troviamo un giovane che, essendo più in alto, ha lineamenti più distesi e una fanciulla in cui lo sforzo dell’ascesa si è attenuto. Infatti le figure nell’ascesa sembrano quasi alleggerirsi, sgravarsi di un peso e quindi assumono maggior contegno e una minore esasperazione espressiva. La settima figura, una maschile dai tratti perfettamente individuabili – è infatti un ritratto di papa Giovanni Paolo II -, si trova praticamente al vertice della composizione, quasi a concludere il percorso e ad assimilare in sé il peso emotivo e gli sforzi dell’ascesa delle altre figure; il corpo sembra allungarsi tendendosi verso l’alto, verso il crocefisso.
Al vertice della composizione si trova il Cristo crocefisso. Le superfici della figura sono ruvide per far trasparire le tensioni interne e il dolore subito.
L’opera vuole proporre una lettura del Vangelo in chiave personale basata sulla partecipazione individuale alla speranza universale.
La Croce Astile a Budoni
La croce astile giubilare, realizza in occasione del grande giubileo del 2000 in soli cinque esemplari che verranno posizionati in altrettante località Iitaliane a ricordo del centenario di un’analoga iniziativa promossa dal Papa Leone XIII in occasione del giubileo del 1900 che vedeva interessati 19 siti, uno per ogni secolo. In Sardegna allora venne realizzata la statua del Redentore – di Vincenzo Jerace – che venne posizionata sul Monte Ortobene. A distanza di un secolo, l ‘ iniziativa è stata ripetuta solo che le cinque sculture, anzichè sulla cima delle montagne, sono state posizionate in altrettante piazze in maniera tale da dare all’avvenimento valenza turistico religiosa. Per le isole, la scelta di posizionare la croce astile, è caduta ( grazie anche all’impegno dell’amministrazione comunale guidata da Gianni Nieddu e in particolare dell’assessore ( Antioco Floris ) su Budoni, giovane comune della costa orientale sarda avviato in questi ultimi anni alla definitiva consacrazione turistica.
Grazie a questa iniziativa l’amministrazione civica ha dedicato al Giubileo la piazza davanti all’edificio comunale, e in questa sede, tra le cascate d’acqua delle nuove fontane , che ricordano il fonte battesimale, è stata posizionata la Santa Croce.
Alla cerimonia di consacrazione hanno partecipato, tra gli altri, Monsignor Liberio Andreatta -Amministratore dell’Opera Romana Pellegrinaggi e tra i fautori dell’iniziativa – e numerose autorità politiche, civili e religiose del circondario.
<<…Lettu inue s’est dormidu
cudd’anzone immaculadu
arbore su pius famadu
de su vruttu pius su noidu
arbore ue ha fattu su nidu
s’Ae de chelu venida…
Preziosa rughe santa,
arbore d’eterna vida>>
<<…Letto dove si è addormentato l’Agnello immacolato
L’albero più rinomato
dal frutto più apprezzato
l’Aquila dal ciel venuta…
Preziosa Croce Santa,
albero della vita eterna>> Gosos de Santa Rughe
Breve Biografia Artista
Andrea Trisciuzzi nasce a Roma il 5 Agosto 1959.
Nel 1982 sotto la guida del Prof. Ferruccio Vezzoni – docende dell’Accademia delle belle arti di Carrara – approfondisce lo studio della tradizione scultorea.
Inizia l’ attività espositiva nel 1984 e partecipa a mostre internazionali e internazionali.
Nel 1989 riceve il premio Orsa Maggiore e Minore per la pittura.
Negli anni ’90 sperimenta nuove tecniche e nuovi materiali fondendoli con la propria esperienza di vita.
Nel 2001 realizza la Lampada della Pace che, benedetta da Ppa Giovanni Paolo II, viene portata in Terra Santa come segno i Pace.
Sempre nel 2001 modella la Croce Astile che, benedetta da Papa Giovanni Paolo II, viene portata al Polo Nord per la Messa di Pasqua “espressione e percorso catartico , movimento ascensionale che conduce nel medesimo cammino di chi parla e chi ascolta, dalla materia allo spirito, simbolo totemico dello spirito errante dell’uomo”.
Tra le altre opere realizzate ricordiamo “Maternità” (2006), “Gli Amanti” (2007), “Maria Refugio” (Città del Messico 2011), ” La mamma di Armando”, bronzo a grandezza naturale a Panama.
[Riadattamento testo a cura Dott.ssa Francesca Ponsanu]